Progetti Pilota regione Lazio

Progetti Pilota regione Lazio

SPOKE 2

Valutazione di un punteggio di rischio poligenico nella previsione del rischio di adenocarcinoma duttale del pancreas: studio caso-controllo (PRE-PDAC)

Enti Leader: UCSC

Il pilota PRE-PDAC si propone di valutare l’efficacia di un punteggio di rischio poligenico (PRS) nella predizione del rischio di adenocarcinoma duttale pancreatico (PDAC), una delle neoplasie a più elevata letalità a causa della diagnosi spesso tardiva, della scarsa risposta alle terapie disponibili e della rapidità con cui progredisce.

Lo studio, realizzato in collaborazione tra l’Università Cattolica del Sacro Cuore e l’IRCCS Ospedale San Raffaele, include pazienti con diagnosi istologica di PDAC e soggetti di controllo sani. Il PRS, calcolato a partire da varianti genetiche note, viene integrato con fattori di rischio clinici e comportamentali (come diabete e fumo) per costruire un modello multifattoriale di stratificazione del rischio.

L’obiettivo principale è valutare l’associazione tra PRS e probabilità di sviluppare PDAC. Tra gli obiettivi secondari c’è l’analisi di come alcuni fattoriquali età, sesso, caratteristiche del tumore, presenza di determinati biomarcatori nel sangue (CA19-9 e IL-6) e tipo di trattamento ricevutovariano nei diversi gruppi di rischio genetico.

Il pilota mira ad identificare sottogruppi di popolazione a rischio elevato al fine di orientare interventi mirati e promuovere strategie di sorveglianza personalizzata in una prospettiva di medicina di precisione. 

prepdac img

Implementazione di CanRisk per il miglioramento della prevenzione del tumore al seno: uno studio di fattibilità

Enti Leader: UCSC

Il tumore al seno è la forma di cancro più comune tra le donne in Italia. Oggi, la medicina sta esplorando nuovi strumenti per migliorare la prevenzione, come l’uso delle informazioni genetiche.

Uno studio pilota condotto a Roma presso il Policlinico Gemelli, in collaborazione con l’Università Cattolica del Sacro Cuore, coinvolge 510 donne per valutare se conoscere il proprio rischio geneticocalcolato attraverso un punteggio chiamato Polygenic Risk Score (PRS) – possa aiutare a personalizzare la prevenzione del tumore al seno.Attraverso un semplice prelievo di sangue, le partecipanti scopriranno se il loro DNA contiene varianti genetiche che aumentano il rischio di sviluppare questa malattia. I risultati verranno integrati con altri fattori personali e familiari grazie al modello CanRisk, uno strumento avanzato per stimare il rischio individuale.Sulla base di queste informazioni, le donne riceveranno consigli su misura per la prevenzione, come controlli più frequenti o strategie di riduzione del rischio. I ricercatori valuteranno anche quanto questo approccio sia accettabile e utile nella pratica clinica quotidiana.

Questo studio rappresenta un passo importante verso una medicina più personalizzata, in cui la genetica può aiutare ogni persona a prendersi cura della propria salute in modo più consapevole ed efficace

canrisk img

Valutazione di un punteggio di rischio poligenico nella predizione del rischio di carcinoma ovarico epiteliale nella popolazione italiana: studio PROVE

Enti Leader: UCSC

Il carcinoma ovarico è la neoplasia ginecologica con il più alto tasso di mortalità in Europa. La prognosi è spesso sfavorevole a causa di diversi fattori, tra cui: 

  • Diagnosi tardiva: Il tumore ovarico frequentemente viene scoperto in stadio avanzato, poiché i sintomi iniziali sono vaghi e facilmente confondibili con disturbi gastrointestinali.
  • Mancanza di screening efficace: Attualmente non esiste un test di screening universale con elevata efficacia e un costo sostenibile per il Sistema Sanitario Nazionale.

Il Polygenic Risk Score (PRS) è un indice che misura la predisposizione genetica di un individuo a sviluppare una determinata malattia. Questo punteggio viene calcolato analizzando migliaia di varianti genetiche associate al rischio di una patologia specifica ed estrapolabili attraverso un banale prelievo di sangue o saliva. Lo studio prospettico PROVE, promosso dall’Università Cattolica del Sacro Cuore e condotto presso il Policlinico Gemelli di Roma, ha l’obiettivo di valutare, nella popolazione italiana, l’efficacia del PRS nel predire il rischio genetico di sviluppare un carcinoma ovarico epiteliale.Coinvolgerà 1.300 donne, suddivise tra casi (tumore confermato) e controlli (donne sane), sottoposte a un prelievo di sangue per identificare varianti genetiche utili al calcolo del PRS.Questo approccio potrebbe rappresentare una strategia innovativa di prevenzione. Tra i benefici principali vi sarebbero: 

  • Riduzione del rischio di malattia, grazie a interventi preventivi mirati.
  • Miglioramento della sopravvivenza, con diagnosi precoce e screening personalizzati.
  • Benefici economici, evitando costi elevati di cure avanzate.
  • Maggiore qualità della vita, grazie a interventi tempestivi.

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Personalised HeartCare (PHC): approcci innovativi per la prevenzione primaria personalizzata delle malattie cardiovascolari (CVD)

Enti Leader: UCSC

Le malattie del cuore, come l’infarto o l’ictus, sono molto comuni e spesso causate da stili di vita poco salutari, come mangiare male, muoversi poco o fumare. Per prevenirle, la medicina sta cercando nuovi modi per motivare le persone a vivere meglio.Uno studio pilota condotto a Roma su 650 dipendenti del Policlinico Gemelli vuole capire se conoscere il proprio rischio geneticocioè ciò che è scritto nel DNA – può spingere le persone a cambiare stile di vita. Questo studio è coordinato dalla Sezione di Igiene dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, in collaborazione con il dipartimento di Cardiologia del Policlinico Gemelli.

Attraverso un prelievo di sangue, i partecipanti scopriranno se sono predisposti geneticamente a sviluppare malattie cardiovascolari. Riceveranno poi consigli su misura su alimentazione, esercizio fisico e altre buone abitudini, secondo le indicazioni della Società Europea di Cardiologia (ESC).I ricercatori controlleranno se, dopo sei mesi, i partecipanti avranno migliorato i loro comportamenti e i livelli di colesterolo.

Questo studio aiuterà a capire se usare le informazioni genetiche può davvero motivare le persone a prendersi più cura della propria salute. In futuro, questo approccio potrebbe diventare parte della medicina di tutti i giorni.   

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Generation Gemelli: studio longitudinale per la valutazione dell'esposizione materna sulla salute di neonati e bambini

Enti Leader: FPG, UCSC

Il progetto pilota Generation Gemelli ha l’obiettivo di studiare come le esposizioni ambientali a cui è sottoposta la madre, prima e durante la gravidanza, possano influenzare la salute del neonato e il suo sviluppo nei primi anni di vita. In particolare, il progetto si concentra su due condizioni ad alto impatto clinico, ovvero la nascita pretermine e la crescita fetale rallentata. Il progetto nasce dalla crescente attenzione verso i cosiddetti “primi 1000 giorni”, un periodo cruciale in cui si gettano le basi per la salute futura e per lo sviluppo fisico, cognitivo e comportamentale del bambino.

Lo studio, attivo presso il Policlinico Universitario A. Gemelli IRCCS, prevede il coinvolgimento di coppie madre-neonato, la raccolta di campioni biologici (sangue, placenta, saliva, meconio) e la somministrazione di un questionario sulle condizioni ambientali e gli stili di vita. I bambini vengono poi seguiti fino ai due anni per valutarne la crescita, l’alimentazione, eventuali malattie e lo sviluppo delle competenze psicomotorie e relazionali.

Integrando dati clinici, ambientali e biologici, Generation Gemelli intende offrire nuove evidenze scientifiche per migliorare la prevenzione e promuovere interventi mirati fin dalle primissime fasi della vita. 

generation unicatt

Caring for Frail Patients Through Vaccination (CareVax): assistenza ai pazienti fragili mediante la vaccinazione

Ente Leader: FPG

Il progetto CAREVAX è un’iniziativa che punta a migliorare l’accesso alle vaccinazioni per pazienti adulti fragili, riducendo il rischio di malattie prevenibili. Realizzato a Roma grazie alla collaborazione tra Fondazione Policlinico Gemelli IRCCSe  l’ASL RM1, il progetto sfrutta tecnologie digitaliper identificare in modo automatizzato i pazienti che necessitano di vaccinazioni, ottimizzando la collaborazione tra ospedale e territorio. 

Come funziona?

Un algoritmo intelligente analizza i dati clinici dei pazienti (come età, patologie croniche e terapie) e li confronta con l’Anagrafe Vaccinale Digitale per verificare quali vaccini mancano. I pazienti eleggibili ricevono un invito a vaccinarsi, con la possibilità di farlo in ospedale o presso i centri ASL. Le vaccinazioni proposte sono: 

  • Influenza 
  • Pneumococco 
  • Herpes Zoster 
  • SARS-CoV-2 
  • Epatite B 

carevax logo

Vantaggi del modello CAREVAX

Personalizzazione: L’algoritmo seleziona solo i pazienti che realmente beneficiano della vaccinazione. 
Efficienza: Riduce gli errori umani e automatizza un processo altrimenti complesso. 
Integrazione ospedale-territorio: Colma il gap tra strutture sanitarie, migliorando la continuità delle cure. 

Innovazione e futuro

CAREVAX rappresenta un modello pilota per la sanità digitale, aprendo una frontiera di sinergizzazione tra progresso informatico e prevenzione. I risultati potranno guidare politiche sanitarie più efficaci, estendendo questo approccio ad altre regioni e tipologie di pazienti. 

Implementazione di una piattaforma interoperabile basata sul web per supportare la sorveglianza sanitaria contro l'infezione tubercolare latente negli operatori sanitari e negli studenti, al fine di definire strategie e interventi di prevenzione

Ente Leader: FPG

Realizzare una piattaforma interoperabile basata sul web per fornire sorveglianza epidemiologica e sanitaria contro l’LTBI (infezione tubercolare latente) in ambito ospedaliero. 

  1. Stimare la prevalenza dell’LTBI negli operatori sanitari e negli studenti frequentanti gli ospedali, ed esplorare l’associazione tra LTBI e potenziali fattori di rischio. 
  2. Sviluppare una piattaforma web interoperabile con i sistemi di sorveglianza sanitaria di diversi ospedali, per definire modelli predittivi basati sui fattori di rischio individuati, al fine di prevedere l’insorgenza dell’LTBI e definire strategie e interventi di prevenzione. 

Implementazione di una piattaforma interoperabile basata sul web per supportare la sorveglianza sanitaria contro l'infezione tubercolare latente negli operatori sanitari e negli studenti, al fine di definire strategie e interventi di prevenzione: evoluzione studio CROSSWORD

Ente Leader: FPG

 

La prevenzione della tubercolosi (TBC) è un obiettivo primario in ambito ospedaliero ed universitario. A causa della possibile progressione o riattivazione della malattia latente, lo screening sia degli operatori sanitari che degli studenti è un aspetto fondamentale, ad oggi, del programma di controllo della TBC. 

Lo studio pilota di tipo osservazione ambispettico ha come obiettivo: 

  • stimare la prevalenza dell’LTBI negli operatori sanitari e negli studenti frequentanti gli ospedali, ed esplorare l’associazione tra LTBI e potenziali fattori di rischio; 
  • sviluppare una piattaforma web interoperabile con i sistemi di sorveglianza sanitaria di 3 ospedali universitari del centro-sud Italia, per definire modelli predittivi basati sui fattori di rischio individuati, al fine di prevedere l’insorgenza dell’LTBI e definire strategie e interventi di prevenzione.  

 

Numerosità campionaria totale: 3503 soggetti (FPG/UCSC, UNIPA, UNIBA/Ospedale Universitario di Bari).

Modello di malattie associate all’esposizione ambientale a metalli pesanti, nanoparticelle e contaminanti emergenti, utilizzando una piattaforma digitale di dati clinici e bio-umorali: la via verso biomarcatori di suscettibilità/rischio [Studio MATRIOSKA]

Ente Leader: FPG

Sviluppare un modello predittivo di patologie correlate a metalli pesanti e nanoparticelle, mediante la definizione di un profilo clinico e bioumorale condiviso tra dermatite allergica da contatto e sindrome allergica sistemica insieme allo studio di biomarcatori di suscettibilità in un’ampia popolazione a rischio, permetterà di indagare l’effetto sulla salute dell’esposizione a contaminanti emergenti ed intercettare precocemente soggetti a rischio di malattie correlate ai metalli.  

I dati ambientali e sanitari rilevati verranno integrati in una piattaforma digitale al fine di sviluppare modelli predittivi basati sull’adozione di algoritmi.  

  

La popolazione target dello studio è rappresentata da pazienti con dermatite allergica da contatto ai metalli (Nichel, Cromo, Cobalto, Palladio, Rame, Molibdeno ed Alluminio), pazienti con sindromi allergiche sistemiche correlate ai metalli, lavoratori a rischio e soggetti sani. 

Lo studio si svilupperà in varie fasi e coinvolgerà i seguenti centri ed associazioni (FPG, UNIBO, UNIPA, AOUPCT, ARPA – agenzia regionale per la protezione dell’ambiente – Sicilia) 

 

Empowerment vaccinale nella Comunità secondo il modello Small world networks

Ente Leader: Asl Roma 1, FPG

L’obiettivo principale dell’iniziativa EVACS è includere i pazienti difficili da raggiungere nelle comunità sanitarie, al fine di migliorare la copertura vaccinale tra questi gruppi di popolazione. Questo obiettivo sarà raggiunto attraverso la creazione di un sistema di flusso integrato tra le piattaforme sanitarie esistenti e il territorio, che aiuterà nell’identificazione di questi pazienti. 
Per farlo, verranno utilizzati sistemi ICT per analizzare il sentiment sui vaccini nei social media e per individuare lacune nella copertura vaccinale. 
In ultima analisi, questo progetto mira a responsabilizzare e aumentare il coinvolgimento di questi gruppi di popolazione. 
La dimensione campionaria dello studio prevede l’identificazione dei bisogni vaccinali personalizzati per circa il 25% del target stimato difficile da raggiungere (15.000 da identificare su 60.000 stimati) e la somministrazione del vaccino al 30% della popolazione identificata. 

Progetto pilota per la prevenzione del diabete gestazionale: una strategia per la riduzione del rischio attraverso un intervento tempestivo

Ente Leader: FPG

Questo progetto mira a identificare precocemente indicatori metabolici di rischio per il diabete gestazionale, utilizzando la calorimetria isoterma per monitorare il metabolismo dei globuli rossi. Rilevando questi marker già nel primo trimestre, sarà possibile intervenire precocemente attraverso modifiche personalizzate della dieta e dello stile di vita. Lo studio confronterà i profili metabolici di donne ad alto rischio con quelli di donne sane, al fine di validare questo approccio, che potrebbe rivoluzionare la prevenzione primaria del diabete gestazionale. 

 

Obiettivo: sfruttare la calorimetria isoterma per monitorare il metabolismo dei globuli rossi e rilevare precocemente alterazioni metaboliche associate al diabete gestazionale, migliorando la prevenzione primaria attraverso l’identificazione tempestiva dei soggetti a rischio e l’attuazione di interventi mirati. 

 

Campione: 30 donne in gravidanza sane e 30 donne in gravidanza con diabete gestazionale. 

Igiene delle mani: pratiche, tecniche e conoscenze tra i professionisti sanitari. Valutazione sul campo delle best practices (HyPTeK)

Ente Leader: FPG
HyPTeK valuta la conoscenza da parte del personale sanitario delle tecniche di igiene delle mani presso la Fondazione Policlinico Universitario “A. Gemelli” IRCCS. Lo studio mira a pianificare future attività formative e aggiornamenti secondo le linee guida dell’OMS.
Migliorare l’aderenza alle pratiche di igiene delle mani aiuta a prevenire le infezioni correlate all’assistenza, riducendo l’uso di antibiotici e la resistenza antimicrobica.
Garantire che gli operatori sanitari siano informati migliora la sicurezza dei pazienti e contrasta i patogeni resistenti.
L’obiettivo finale è integrare l’igiene delle mani nelle strategie di controllo delle infezioni, abbassando morbilità, mortalità e costi sanitari.
Popolazione in studio: circa 6.753 soggetti, ipotizzando un’aderenza pre-intervento dell’80% alle buone pratiche di lavaggio delle mani e un miglioramento atteso almeno al 90%, con una previsione del 10% di abbandono tra i partecipanti reclutati.

SPOKE 3

Prevenzione digitale secondaria e terziaria delle malattie epatiche non alcoliche e dismetaboliche (studio CALIBRE)

Ente Leader: FPG

Le disfunzioni epatiche sono in aumento e con esse cirrosi, carcinoma epatocellulare e la necessità di trapianto di fegato.  

Attualmente non esistono terapie farmacologiche specifiche, il trattamento infatti si basa su interventi sullo stile di vita.  

In questo scenario prevenzione secondaria, e terziaria, ricoprono un ruolo cruciale.  

  

CALIBRE propone modello di cura innovativo che integra pratica clinica e strumenti digitali con l’obiettivo di favorire una diagnosi precoce, rallentare la progressione e ridurre le complicanze della cirrosi. Il modello prevede una dashboard per i professionisti e un’app per i pazienti con MASLD avanzata, promuovendo il cambiamento dello stile di vita attraverso un coinvolgimento attivo e consapevole.   

Il paziente riceve quotidianamente:  

  • 1 citazione contenente una frase motivazionale; 
  • 1 contenuto educativo che può riguardare alimentazione, attività fisica, stile di vita, psicoeducazione alla steatosi; 
  • 1 challenge, ovvero “sfida”, finalizzata a migliorare le abitudini ; 
  • 1 feedback a fine giornata per verificare il superamento della challenge. 

Con il superamento di 4 challenge a settimana, il paziente riceve come reward (premio) una tabella nutrizionale e una ricetta, per incentivare la partecipazione. Questo approccio offre un sostegno continuo, personalizzato e sostenibile per il paziente, facilitando la gestione proattiva della cronicità epatica da parte dei professionisti. 

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Progettazione e sviluppo di un algoritmo di intelligenza artificiale per ridurre il sovraffollamento del Pronto Soccorso e i ricoveri ospedalieri inappropriato

Ente Leader: Uniroma2

Il progetto mira a gettare le basi per lo sviluppo di un modello di integrazione tra assistenza sanitaria e sociale, supportato dalla telemedicina e dall’Intelligenza Artificiale (IA).
Lo sviluppo di questo modello terrà conto delle linee guida fornite nel Decalogo per l’implementazione dei servizi sanitari nazionali attraverso sistemi di Intelligenza Artificiale. L’obiettivo generale è creare un algoritmo basato su tecniche di Machine Learning (ML) per prevedere la durata della degenza ospedaliera dei pazienti. Questo modello fornirà indicazioni utili per prevenire i ricoveri oltre soglia (OT) e ridurre la percentuale di Frequent Users (FU) dei servizi sanitari.
Il progetto di ricerca prevede lo sviluppo del sistema predittivo attraverso uno studio di coorte retrospettivo, basato su informazioni raccolte routinariamente dal personale ospedaliero e fornite alla Direzione Sanitaria del Policlinico Tor Vergata (PTV), che è coinvolto nel progetto.
Il modello sarà sviluppato utilizzando i dati dei ricoveri ospedalieri degli anni 2022, 2023 e 2024. I dati utilizzati saranno ottenuti dalle Schede di Dimissione Ospedaliera (SDO) e dal Sistema Informativo di Pronto Soccorso (GIPSE).

Il progetto pilota in fasi:

pilota timeline

Progetti Pilota regione Lazio

SPOKE 2

Valutazione di un punteggio di rischio poligenico nella previsione del rischio di adenocarcinoma duttale del pancreas: studio caso-controllo (PRE-PDAC)

Enti Leader: UCSC

Il pilota PRE-PDAC si propone di valutare l’efficacia di un punteggio di rischio poligenico (PRS) nella predizione del rischio di adenocarcinoma duttale pancreatico (PDAC), una delle neoplasie a più elevata letalità a causa della diagnosi spesso tardiva, della scarsa risposta alle terapie disponibili e della rapidità con cui progredisce.

Lo studio, realizzato in collaborazione tra l’Università Cattolica del Sacro Cuore e l’IRCCS Ospedale San Raffaele, include pazienti con diagnosi istologica di PDAC e soggetti di controllo sani. Il PRS, calcolato a partire da varianti genetiche note, viene integrato con fattori di rischio clinici e comportamentali (come diabete e fumo) per costruire un modello multifattoriale di stratificazione del rischio.

L’obiettivo principale è valutare l’associazione tra PRS e probabilità di sviluppare PDAC. Tra gli obiettivi secondari c’è l’analisi di come alcuni fattoriquali età, sesso, caratteristiche del tumore, presenza di determinati biomarcatori nel sangue (CA19-9 e IL-6) e tipo di trattamento ricevutovariano nei diversi gruppi di rischio genetico.

Il pilota mira ad identificare sottogruppi di popolazione a rischio elevato al fine di orientare interventi mirati e promuovere strategie di sorveglianza personalizzata in una prospettiva di medicina di precisione. 

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Implementazione di CanRisk per il miglioramento della prevenzione del tumore al seno: uno studio di fattibilità

Enti Leader: UCSC

Il tumore al seno è la forma di cancro più comune tra le donne in Italia. Oggi, la medicina sta esplorando nuovi strumenti per migliorare la prevenzione, come l’uso delle informazioni genetiche.

Uno studio pilota condotto a Roma presso il Policlinico Gemelli, in collaborazione con l’Università Cattolica del Sacro Cuore, coinvolge 510 donne per valutare se conoscere il proprio rischio geneticocalcolato attraverso un punteggio chiamato Polygenic Risk Score (PRS) – possa aiutare a personalizzare la prevenzione del tumore al seno.Attraverso un semplice prelievo di sangue, le partecipanti scopriranno se il loro DNA contiene varianti genetiche che aumentano il rischio di sviluppare questa malattia. I risultati verranno integrati con altri fattori personali e familiari grazie al modello CanRisk, uno strumento avanzato per stimare il rischio individuale.Sulla base di queste informazioni, le donne riceveranno consigli su misura per la prevenzione, come controlli più frequenti o strategie di riduzione del rischio. I ricercatori valuteranno anche quanto questo approccio sia accettabile e utile nella pratica clinica quotidiana.

Questo studio rappresenta un passo importante verso una medicina più personalizzata, in cui la genetica può aiutare ogni persona a prendersi cura della propria salute in modo più consapevole ed efficace

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Valutazione di un punteggio di rischio poligenico per la previsione del rischio di carcinoma ovarico epiteliale in una popolazione italiana: studio PROVE

Enti Leader: UCSC

Il carcinoma ovarico è la neoplasia ginecologica con il più alto tasso di mortalità in Europa. La prognosi è spesso sfavorevole a causa di diversi fattori, tra cui: 

  • Diagnosi tardiva: Il tumore ovarico frequentemente viene scoperto in stadio avanzato, poiché i sintomi iniziali sono vaghi e facilmente confondibili con disturbi gastrointestinali.
  • Mancanza di screening efficace: Attualmente non esiste un test di screening universale con elevata efficacia e un costo sostenibile per il Sistema Sanitario Nazionale.

Il Polygenic Risk Score (PRS) è un indice che misura la predisposizione genetica di un individuo a sviluppare una determinata malattia. Questo punteggio viene calcolato analizzando migliaia di varianti genetiche associate al rischio di una patologia specifica ed estrapolabili attraverso un banale prelievo di sangue o saliva. Lo studio prospettico PROVE, promosso dall’Università Cattolica del Sacro Cuore e condotto presso il Policlinico Gemelli di Roma, ha l’obiettivo di valutare, nella popolazione italiana, l’efficacia del PRS nel predire il rischio genetico di sviluppare un carcinoma ovarico epiteliale.Coinvolgerà 1.300 donne, suddivise tra casi (tumore confermato) e controlli (donne sane), sottoposte a un prelievo di sangue per identificare varianti genetiche utili al calcolo del PRS.Questo approccio potrebbe rappresentare una strategia innovativa di prevenzione. Tra i benefici principali vi sarebbero: 

  • Riduzione del rischio di malattia, grazie a interventi preventivi mirati.
  • Miglioramento della sopravvivenza, con diagnosi precoce e screening personalizzati.
  • Benefici economici, evitando costi elevati di cure avanzate.
  • Maggiore qualità della vita, grazie a interventi tempestivi.

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Personalised HeartCare (PHC): approcci innovativi per la prevenzione primaria personalizzata delle malattie cardiovascolari (CVD)

Enti Leader: UCSC

Le malattie del cuore, come l’infarto o l’ictus, sono molto comuni e spesso causate da stili di vita poco salutari, come mangiare male, muoversi poco o fumare. Per prevenirle, la medicina sta cercando nuovi modi per motivare le persone a vivere meglio.Uno studio pilota condotto a Roma su 650 dipendenti del Policlinico Gemelli vuole capire se conoscere il proprio rischio geneticocioè ciò che è scritto nel DNA – può spingere le persone a cambiare stile di vita. Questo studio è coordinato dalla Sezione di Igiene dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, in collaborazione con il dipartimento di Cardiologia del Policlinico Gemelli.

Attraverso un prelievo di sangue, i partecipanti scopriranno se sono predisposti geneticamente a sviluppare malattie cardiovascolari. Riceveranno poi consigli su misura su alimentazione, esercizio fisico e altre buone abitudini, secondo le indicazioni della Società Europea di Cardiologia (ESC).I ricercatori controlleranno se, dopo sei mesi, i partecipanti avranno migliorato i loro comportamenti e i livelli di colesterolo.

Questo studio aiuterà a capire se usare le informazioni genetiche può davvero motivare le persone a prendersi più cura della propria salute. In futuro, questo approccio potrebbe diventare parte della medicina di tutti i giorni.   

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Generation Gemelli: studio longitudinale per la valutazione dell'esposizione materna sulla salute di neonati e bambini

Enti Leader: UCSC

Il progetto pilota Generation Gemelli ha l’obiettivo di studiare come le esposizioni ambientali a cui è sottoposta la madre, prima e durante la gravidanza, possano influenzare la salute del neonato e il suo sviluppo nei primi anni di vita. In particolare, il progetto si concentra su due condizioni ad alto impatto clinico, ovvero la nascita pretermine e la crescita fetale rallentata. Il progetto nasce dalla crescente attenzione verso i cosiddetti “primi 1000 giorni”, un periodo cruciale in cui si gettano le basi per la salute futura e per lo sviluppo fisico, cognitivo e comportamentale del bambino.

Lo studio, attivo presso il Policlinico Universitario A. Gemelli IRCCS, prevede il coinvolgimento di coppie madre-neonato, la raccolta di campioni biologici (sangue, placenta, saliva, meconio) e la somministrazione di un questionario sulle condizioni ambientali e gli stili di vita. I bambini vengono poi seguiti fino ai due anni per valutarne la crescita, l’alimentazione, eventuali malattie e lo sviluppo delle competenze psicomotorie e relazionali.

Integrando dati clinici, ambientali e biologici, Generation Gemelli intende offrire nuove evidenze scientifiche per migliorare la prevenzione e promuovere interventi mirati fin dalle primissime fasi della vita. 

generation unicatt

Caring for Frail Patients Through Vaccination (CareVax): prendersi cura dei pazienti fragili attraverso la vaccinazione

Ente Leader: FPG

Il progetto CAREVAX è un’iniziativa che punta a migliorare l’accesso alle vaccinazioni per pazienti adulti fragili, riducendo il rischio di malattie prevenibili. Realizzato a Roma grazie alla collaborazione tra Fondazione Policlinico Gemelli IRCCSe  l’ASL RM1, il progetto sfrutta tecnologie digitaliper identificare in modo automatizzato i pazienti che necessitano di vaccinazioni, ottimizzando la collaborazione tra ospedale e territorio. 

Come funziona?

Un algoritmo intelligente analizza i dati clinici dei pazienti (come età, patologie croniche e terapie) e li confronta con l’Anagrafe Vaccinale Digitale per verificare quali vaccini mancano. I pazienti eleggibili ricevono un invito a vaccinarsi, con la possibilità di farlo in ospedale o presso i centri ASL. Le vaccinazioni proposte sono: 

  • Influenza 
  • Pneumococco 
  • Herpes Zoster 
  • SARS-CoV-2 
  • Epatite B 

carevax logo

Vantaggi del modello CAREVAX

Personalizzazione: L’algoritmo seleziona solo i pazienti che realmente beneficiano della vaccinazione. 
Efficienza: Riduce gli errori umani e automatizza un processo altrimenti complesso. 
Integrazione ospedale-territorio: Colma il gap tra strutture sanitarie, migliorando la continuità delle cure. 

Innovazione e futuro

CAREVAX rappresenta un modello pilota per la sanità digitale, aprendo una frontiera di sinergizzazione tra progresso informatico e prevenzione. I risultati potranno guidare politiche sanitarie più efficaci, estendendo questo approccio ad altre regioni e tipologie di pazienti. 

Implementazione di una piattaforma interoperabile basata sul web per supportare la sorveglianza sanitaria contro l'infezione tubercolare latente negli operatori sanitari e negli studenti, al fine di definire strategie e interventi di prevenzione

Ente Leader: FPG

Realizzare una piattaforma interoperabile basata sul web per fornire sorveglianza epidemiologica e sanitaria contro l’LTBI (infezione tubercolare latente) in ambito ospedaliero. 

  1. Stimare la prevalenza dell’LTBI negli operatori sanitari e negli studenti frequentanti gli ospedali, ed esplorare l’associazione tra LTBI e potenziali fattori di rischio. 
  2. Sviluppare una piattaforma web interoperabile con i sistemi di sorveglianza sanitaria di diversi ospedali, per definire modelli predittivi basati sui fattori di rischio individuati, al fine di prevedere l’insorgenza dell’LTBI e definire strategie e interventi di prevenzione. 

Implementazione di una piattaforma interoperabile basata sul web per supportare la sorveglianza sanitaria contro l'infezione tubercolare latente negli operatori sanitari e negli studenti, al fine di definire strategie e interventi di prevenzione: evoluzione studio CROSSWORD

Ente Leader: FPG

 

La prevenzione della tubercolosi (TBC) è un obiettivo primario in ambito ospedaliero ed universitario. A causa della possibile progressione o riattivazione della malattia latente, lo screening sia degli operatori sanitari che degli studenti è un aspetto fondamentale, ad oggi, del programma di controllo della TBC. 

Lo studio pilota di tipo osservazione ambispettico ha come obiettivo: 

  • stimare la prevalenza dell’LTBI negli operatori sanitari e negli studenti frequentanti gli ospedali, ed esplorare l’associazione tra LTBI e potenziali fattori di rischio; 
  • sviluppare una piattaforma web interoperabile con i sistemi di sorveglianza sanitaria di 3 ospedali universitari del centro-sud Italia, per definire modelli predittivi basati sui fattori di rischio individuati, al fine di prevedere l’insorgenza dell’LTBI e definire strategie e interventi di prevenzione.  

 

Numerosità campionaria totale: 3503 soggetti (FPG/UCSC, UNIPA, UNIBA/Ospedale Universitario di Bari).

Modello di malattie associate all’esposizione ambientale a metalli pesanti, nanoparticelle e contaminanti emergenti, utilizzando una piattaforma digitale di dati clinici e bio-umorali: la via verso biomarcatori di suscettibilità/rischio [Studio MATRIOSKA]

Ente Leader: FPG

Sviluppare un modello predittivo di patologie correlate a metalli pesanti e nanoparticelle, mediante la definizione di un profilo clinico e bioumorale condiviso tra dermatite allergica da contatto e sindrome allergica sistemica insieme allo studio di biomarcatori di suscettibilità in un’ampia popolazione a rischio, permetterà di indagare l’effetto sulla salute dell’esposizione a contaminanti emergenti ed intercettare precocemente soggetti a rischio di malattie correlate ai metalli.  

I dati ambientali e sanitari rilevati verranno integrati in una piattaforma digitale al fine di sviluppare modelli predittivi basati sull’adozione di algoritmi.  

  

La popolazione target dello studio è rappresentata da pazienti con dermatite allergica da contatto ai metalli (Nichel, Cromo, Cobalto, Palladio, Rame, Molibdeno ed Alluminio), pazienti con sindromi allergiche sistemiche correlate ai metalli, lavoratori a rischio e soggetti sani. 

Lo studio si svilupperà in varie fasi e coinvolgerà i seguenti centri ed associazioni (FPG, UNIBO, UNIPA, AOUPCT, ARPA – agenzia regionale per la protezione dell’ambiente – Sicilia) 

 

Empowerment vaccinale nella Comunità secondo il modello Small world networks

Ente Leader: Asl Roma 1, FPG

L’obiettivo principale dell’iniziativa EVACS è includere i pazienti difficili da raggiungere nelle comunità sanitarie, al fine di migliorare la copertura vaccinale tra questi gruppi di popolazione. Questo obiettivo sarà raggiunto attraverso la creazione di un sistema di flusso integrato tra le piattaforme sanitarie esistenti e il territorio, che aiuterà nell’identificazione di questi pazienti. 
Per farlo, verranno utilizzati sistemi ICT per analizzare il sentiment sui vaccini nei social media e per individuare lacune nella copertura vaccinale. 
In ultima analisi, questo progetto mira a responsabilizzare e aumentare il coinvolgimento di questi gruppi di popolazione. 
La dimensione campionaria dello studio prevede l’identificazione dei bisogni vaccinali personalizzati per circa il 25% del target stimato difficile da raggiungere (15.000 da identificare su 60.000 stimati) e la somministrazione del vaccino al 30% della popolazione identificata. 

Progetto pilota per la prevenzione del diabete gestazionale: una strategia per la riduzione del rischio attraverso un intervento tempestivo

Ente Leader: FPG

Questo progetto mira a identificare precocemente indicatori metabolici di rischio per il diabete gestazionale, utilizzando la calorimetria isoterma per monitorare il metabolismo dei globuli rossi. Rilevando questi marker già nel primo trimestre, sarà possibile intervenire precocemente attraverso modifiche personalizzate della dieta e dello stile di vita. Lo studio confronterà i profili metabolici di donne ad alto rischio con quelli di donne sane, al fine di validare questo approccio, che potrebbe rivoluzionare la prevenzione primaria del diabete gestazionale. 

 

Obiettivo: sfruttare la calorimetria isoterma per monitorare il metabolismo dei globuli rossi e rilevare precocemente alterazioni metaboliche associate al diabete gestazionale, migliorando la prevenzione primaria attraverso l’identificazione tempestiva dei soggetti a rischio e l’attuazione di interventi mirati. 

 

Campione: 30 donne in gravidanza sane e 30 donne in gravidanza con diabete gestazionale. 

Igiene delle mani: pratiche, tecniche e conoscenze tra i professionisti sanitari. Valutazione sul campo delle best practices (HyPTeK)

Ente Leader: FPG
HyPTeK valuta la conoscenza da parte del personale sanitario delle tecniche di igiene delle mani presso la Fondazione Policlinico Universitario “A. Gemelli” IRCCS. Lo studio mira a pianificare future attività formative e aggiornamenti secondo le linee guida dell’OMS.
Migliorare l’aderenza alle pratiche di igiene delle mani aiuta a prevenire le infezioni correlate all’assistenza, riducendo l’uso di antibiotici e la resistenza antimicrobica.
Garantire che gli operatori sanitari siano informati migliora la sicurezza dei pazienti e contrasta i patogeni resistenti.
L’obiettivo finale è integrare l’igiene delle mani nelle strategie di controllo delle infezioni, abbassando morbilità, mortalità e costi sanitari.
Popolazione in studio: circa 6.753 soggetti, ipotizzando un’aderenza pre-intervento dell’80% alle buone pratiche di lavaggio delle mani e un miglioramento atteso almeno al 90%, con una previsione del 10% di abbandono tra i partecipanti reclutati.

SPOKE 3

Prevenzione digitale secondaria e terziaria delle malattie epatiche non alcoliche e dismetaboliche (CALIBRE)

Ente Leader: FPG

Le disfunzioni epatiche sono in aumento e con esse cirrosi, carcinoma epatocellulare e la necessità di trapianto di fegato.  

Attualmente non esistono terapie farmacologiche specifiche, il trattamento infatti si basa su interventi sullo stile di vita.  

In questo scenario prevenzione secondaria, e terziaria, ricoprono un ruolo cruciale.  

  

CALIBRE propone modello di cura innovativo che integra pratica clinica e strumenti digitali con l’obiettivo di favorire una diagnosi precoce, rallentare la progressione e ridurre le complicanze della cirrosi. Il modello prevede una dashboard per i professionisti e un’app per i pazienti con MASLD avanzata, promuovendo il cambiamento dello stile di vita attraverso un coinvolgimento attivo e consapevole.   

Il paziente riceve quotidianamente:  

  • 1 citazione contenente una frase motivazionale; 
  • 1 contenuto educativo che può riguardare alimentazione, attività fisica, stile di vita, psicoeducazione alla steatosi; 
  • 1 challenge, ovvero “sfida”, finalizzata a migliorare le abitudini ; 
  • 1 feedback a fine giornata per verificare il superamento della challenge. 

Con il superamento di 4 challenge a settimana, il paziente riceve come reward (premio) una tabella nutrizionale e una ricetta, per incentivare la partecipazione. Questo approccio offre un sostegno continuo, personalizzato e sostenibile per il paziente, facilitando la gestione proattiva della cronicità epatica da parte dei professionisti. 

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Progettazione e sviluppo di un algoritmo di intelligenza artificiale per ridurre il sovraffollamento del Pronto Soccorso e i ricoveri ospedalieri inappropriato

Ente Leader: Uniroma2

Il progetto mira a gettare le basi per lo sviluppo di un modello di integrazione tra assistenza sanitaria e sociale, supportato dalla telemedicina e dall’Intelligenza Artificiale (IA).
Lo sviluppo di questo modello terrà conto delle linee guida fornite nel Decalogo per l’implementazione dei servizi sanitari nazionali attraverso sistemi di Intelligenza Artificiale. L’obiettivo generale è creare un algoritmo basato su tecniche di Machine Learning (ML) per prevedere la durata della degenza ospedaliera dei pazienti. Questo modello fornirà indicazioni utili per prevenire i ricoveri oltre soglia (OT) e ridurre la percentuale di Frequent Users (FU) dei servizi sanitari.
Il progetto di ricerca prevede lo sviluppo del sistema predittivo attraverso uno studio di coorte retrospettivo, basato su informazioni raccolte routinariamente dal personale ospedaliero e fornite alla Direzione Sanitaria del Policlinico Tor Vergata (PTV), che è coinvolto nel progetto.
Il modello sarà sviluppato utilizzando i dati dei ricoveri ospedalieri degli anni 2022, 2023 e 2024. I dati utilizzati saranno ottenuti dalle Schede di Dimissione Ospedaliera (SDO) e dal Sistema Informativo di Pronto Soccorso (GIPSE).

Il progetto pilota in fasi:

pilota timeline