Dall’intuizione scientifica alla startup il percorso è tutt’altro che lineare, soprattutto nel settore salute, dove la sfida dell’innovazione si intreccia con responsabilità etiche, normative complesse e bisogni concreti dei cittadini.
È in questo contesto che si inserisce il progetto DARE, con l’obiettivo di valorizzare il potenziale dei dati per la prevenzione e la promozione della salute lungo tutto l’arco della vita.
Insieme a BI-REX e Fondazione Golinelli, DARE sostiene un ambizioso percorso di educazione all’imprenditorialità, nato con un roadshow itinerante e oggi proseguito con il programma ReActorPro, che guiderà oltre 23 gruppi di ricerca nel passaggio da idea a impresa.
La tappa successiva, nel 2026, sarà G-Force, un programma di accelerazione intensiva che mira alla nascita di vere e proprie startup nel campo della sanità digitale.
Come ha dichiarato il nostro presidente, Lorenzo Chiari:
“La promozione dell’imprenditorialità nel mondo della ricerca è una necessità strategica. Serve un approccio multidisciplinare che unisca ricerca, clinica e impresa, in ascolto costante dei bisogni reali.”
Superare la “valle della morte” tra ricerca e mercato è possibile. E necessario. Per trasformare l’innovazione in impatto, e costruire una sanità più equa, efficace e sostenibile.
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Questa ricerca è stata cofinanziata dal Piano Nazionale Complementare PNC-I.1 “Iniziativa di ricerca per le tecnologie e percorsi innovativi in ambito sanitario e assistenziale”, D.D. 931 del 06/06/2022, iniziativa “DARE – Digital lifelong prevention”, codice PNC0000002